Il font Helvetica è da sempre uno dei caratteri più belli e apprezzati nel campo grafico. Ma, anche per questo motivo, è ormai troppo usato in ogni tipo di progetto. O, per meglio dire, abusato!
I Migliori Font Simili All’Helvetica
Uno dei tanti dilemmi che affligge i grafici in tutto il mondo è quello di usare font che non siano l’Helvetica, ma quanto più simili possibile per stile e design. Si tratta infatti di un carattere famoso per essere pulito, audace, leggibile e professionale.
Può essere utilizzato in innumerevoli contesti e “assorbire” l’emozione di immagini, colori, forme o altri elementi di design che lo circondano, trasmettendo lo “stile svizzero” senza tempo, comunicando allo stesso tempo un messaggio che non distrae lo spettatore.
Non c’è dubbio che l’Helvetica sia quindi un carattere tipografico versatile e ben progettato. Ma a volte non riesce a dare quel tocco di personalità che necessita un determinato lavoro. Ciò significa che non è sempre adatto per ogni applicazione.
La buona notizia per i creativi è che oggi esistono centinaia di sans serif splendidamente realizzati che sono molto simili per personalità, calore o versatilità al font Helvetica. Vediamo alcuni dei migliori.
1. Akzidenz Grotesk
Rilasciato nel 1898 (più di mezzo secolo prima che l’Helvetica fosse persino pensato), l’Akzidenz Grotesk è uno dei caratteri che ha contribuito a dare il via all’intero movimento neo-grottesco del 20° secolo. Possiamo definirlo il nonno dell’Helvetica e ha ispirato molti altri caratteri tipografici realizzati nello “Stile svizzero”. Akzidenz è più piccolo, rotondo e meno “denso” del suo successore degli anni ’50: quindi, sebbene estremamente pulito e neutrale, è un po’ più amichevole e accessibile del suo illustre successore.
2. Neue Haas Grotesk
Rilasciato nel 1957 e ispirato dall’Akzidenz Grotesk, il Neue Haas Grotesk è essenzialmente un Helvetica prima dell’era digitale. Ma i due tipi di carattere condividono lo stesso DNA tipografico.
E’ però più simile all’Helvetica Neue che, dopo decenni di modifiche e ampliamenti per soddisfare piattaforme e usi diversi, ha oggi un design dalle curve più morbide e aggraziate, le lettere larghe e il corsivo più naturale che gli danno è un po’ più di stile e carattere rispetto alla sua controparte moderna. La sua famiglia comprende 44 tipi di carattere.
3. Univers
Come il Neue Haas Grotesk, il capolavoro di Adrian Frutiger fu pubblicato nel 1957 come una nuova versione dell’Akzidenz Grotesk. Mentre l’odierno Helvetica è notoriamente un carattere più denso, con forme letterali più aggraziate e ravvicinate che gli danno una prospettiva audace e accattivante, l’Univers è più piccolo con un kerning è più distanziato.
Piccole variazioni nella larghezza del tratto aggiungono più interesse e varietà tra le diverse forme di lettere, distinguendolo in modo netto dall’Helvetica. Diversi pesi e variazioni all’interno della famiglia sono definiti da un suffisso numerato, con Univers 55 che è quello meglio equilibrato.
4. Aktiv Grotesk
Considerando che l’Helvetica (o meglio il suo predecessore Neue Haas Grotesk) è stato realizzato in risposta all’Akzidenz Grotesk, l’Aktiv Grotesk può essere definito l’equivalente del 21° secolo – posizionato dal suo designer Bruno Maag in particolare come alternativa al tipo di carattere onnipresente che denuncia apertamente come “il ghiaccio alla vaniglia” crema ‘della libreria dei tipi di un designer. Realizzato dal designer Bruno Maag sulla base dell’Univers, ha un design più alto dell’Helvetica e bordi leggermente più squadrati dell’Univers.
5. FF Bau
Progettato da Christian Schwartz per l’evento FontShop International nel 2002, questa moderna alternativa all’Helvetica ha più in comune con gli “stravaganti” antenati del XIX secolo come l’Akzidenz Grotesk, che con la sua incarnazione moderna. Realizzato per soddisfare i moderni bisogni tipografici senza mai sacrificare la personalità sull’altare della praticità (una critica troppo spesso mossa all’Helvetica), FF Bau sfoggia una “g” a due piani distintiva e una “A” maiuscola molto bella e particolare.
6. ARS Maquette
Progettato nel 1999 e rilasciato ufficialmente due anni dopo, l’ARS Maquette è una delle creazioni di punta della famiglia dei caratteri ARS, rinomati per la loro semplicità, pulizia ed eleganza. Questo font, in particolare, è stato descritto dal suo designer Angus R Shamal come “senza pretese, semplice e naturalmente universale”.
In risposta ai tanti feedback degli utenti che chiedono a gran voce una maggiore versatilità dal carattere, Shamal ha ampliato ulteriormente la famiglia del font con altri cinque tipi di carattere nel 2010, introducendo il corsivo e un supporto linguistico più ampio pur mantenendo la qualità aperta e leggibile dei sans serif. Rappresenta una delle migliori alternative moderna al font Helvetica.
Lascia un commento