I loghi automobilistici sono da sempre gli emblemi che preferisco. Recentemente, data la mia curiosità sull’origine di alcune dei brand più popolari del settore, mi sono imbattuto in alcuni fatti incredibilmente interessanti sulla loro storia che nessuno (o quasi) conosce.
Loghi Automobilistici
1. Chevrolet
Quasi tutti i loghi automobilistici hanno un’origine (o un’idea di base) abbastanza certa. Ma l’origine del logo Chevrolet è ancora oggi molto incerta! Questa storia ruota attorno ad un uomo di nome William Durant, che ha una storia lunga e “folle” con la Chevrolet. Agli inizi del 1900, questo ragazzo investì nel settore automobilistico, con l’acquisto e la vendita di aziende come “Buick” e l’acquisto di quote importanti della GM, come anche un tentativo fallito per l’acquisto della Ford. Nel 1911, Durant avviò una partnership con Louis Chevrolet.
L’origine del logo della società, chiamato “Bowtie Chevy”, (il papillon di Chevrolet) è stata molto dibattuta negli anni. Nel 1913, il logo veniva stampato su tutti i prodotti Chevrolet e Durant, che a quanto pare apprezzava il logo, venne accreditato come il suo reale creatore. Ma dove ha avuto l’idea per la forma “a papillon?” Di certo…non da un vero papillon! Una soluzione semplice al dilemma è che la forma del logo rappresenti una croce per rispecchiare la bandiera svizzera, ovvero un omaggio al luogo di nascita di Louis Chevrolet. Tuttavia, esistono almeno tre versioni sulle effettive origini del marchio.
- Carta da parati: secondo il libro “La storia di Chevrolet”, pubblicato anni fa per il 50° anniversario dell’azienda, Durant si ispirò al motivo della carta da parati di una stanza in un hotel di Parigi. Presumibilmente, a Durant piaceva così tanto quella particolare forma, che la volle come simbolo della casa automobilistica.
- Sketch dopo la cena: Margery Durant, la figlia di William, scrisse un libro su suo padre che fu pubblicato nel 1929. Nelle pagine, era presente un resoconto completamente diverso sulle origini del logo. Margery, infatti, vide il padre disegnare il logo a tavola dopo aver mangiato un piatto di minestra.
- Pubblicità di un giornale: un apparente contraddizione con la storia della cena viene dalla moglie di William, Catherine. Questa affermò infatti che il marito si ispirò ad una grafica presente in una pubblicità presente su un giornale letto durante una vacanza in Virginia e subito pensò che sarebbe stato un perfetto logo per la Chevrolet. A sostegno di questa tesi, lo storico Ken Kaufmann trovò un indizio importante nella forma di un annuncio denominato “Coalettes”, che era presente sui giornali nei giorni precedenti la nascita del logo Chevrolet. Scopri così che il logo Coalettes era decisamente molto simile a quello della casa automobilistica. Giudicate voi stessi…
Ad oggi, non possiamo essere completamente certi se Durant si sia ispirato proprio a questo logo. Ma la somiglianza è decisamente impressionante.
2. BMW
La Bayerische Motoren Werke, meglio nota come Bavarian Motor Works o semplicemente BMW, nacque nel 1917. Oggi la società ha uno dei loghi automobilistici più popolari e riconoscibili al mondo. In origine l’azienda era tuttavia specializzata in un altro settore di mercato: i motori per aerei! Nel 1918, la BMW fu effettivamente costretta a cessare la produzione di motori aeronautici e successivamente passò alle moto e, infine, alla produzione automobilistica. Tuttavia, il patrimonio storico della società si riflette ancora nel suo logo.
Come me, anche voi avrete probabilmente visto questa icona mille volte senza pensare al suo reale significato. Ma i quattro quadranti del logo hanno lo scopo di rappresentare un’elica bianca di un aereo con lo sfondo di un cielo blu. Questa idea, è rappresentata chiaramente da questa figura:
Tuttavia, nel 2010, un portavoce ufficiale della BMW disse al New York Times come già nel 1929 questo fu smentito dalla stessa azienda. Secondo lui, il logo originale aveva in realtà lo scopo di rispecchiare solo il blu e il bianco che rappresentavano la regione della Bavaria. Il logo è innegabilmente simile ad una sezione ritagliata della bandiera bavarese…
3. Pontiac
Non tutti sanno che il fondatore della Pontiac era un capo dei nativi americani di Ottawa che divenne famoso per il suo coinvolgimento nella “Ribellione di Pontiac” contro gli inglesi, agli inizi del 1760. Nel 1926, questa storia servì come ispirazione per il naming “Pontiac General Motors”. Il logo originale della casa americana, illustrato a fianco, era però una rappresentazione molto più diretta del suo fondatore…
Nel 1930, il logo si è evoluto un po’ raffigurando una sorta di scudo o freccia indiana…
Alla fine, la testa è stata rimossa del tutto e il design ha attraversato diversi restyling fino a raggiungere la silhouette che tutti noi oggi conosciamo e che ricorda senza dubbio una punta di freccia rivolta verso il basso.
4. Mustang
Fra i loghi automobilistici, quello Mustang ha una delle storie più divertenti! Nel 1964, Ford introdusse il marchio Mustang, uno dei brand più “cult” degli Stati Uniti. Quasi tutte le leggende sulle origini del logo concordano solo sul fatto che è molto diverso dall’originale, ma tutte differiscono per quanto riguarda il motivo per cui il cavallo corra da destra a sinistra. Alcuni sostengono che Phil Clark, uno dei principali esponenti del team di design, abbia disegnato semplicemente qualcosa che gli sembrava naturale. Altri sostengono che il cavallo al galoppo “appare in netta contraddizione” con i cavalli da corsa, che sono addestrati a correre in senso orario.
In ogni caso, il design vuole rappresentare lo spirito libero della vettura e dei suoi clienti. Più interessante è forse la storia che il logo sia stato originariamente realizzato con la classica corsa da sinistra a destra, ma è stato accidentalmente invertito una volta convertito su una matrice utilizzata per modellare la parte fisica dell’emblema. Comunque, credo che a nessuno importi la sua reale origine. Il marchio Mustang è leggenda. E questo basta.
5. Toyota
La Toyota Motor Corporation (originariamente si chiamava Toyoda!) nacque nel 1937, ma il logo Toyota che conosciamo oggi non prese vita fino al 1989, quando debuttò al fianco del marchio Lexus. Fra i loghi automobilistici, è sicuramente quello con la storia più intricata! La sua forma è molto interessante e rappresenta chiaramente (ed intenzionalmente) la lettera “T”. Ma sotto…c’è molto di più. Secondo Toyota, la “T” è formata in realtà da tre ovali distinti, ciascuno con un proprio significato.
I due ovali sovrapposti al centro rappresentano il rapporto e la fiducia tra l’azienda e i suoi clienti; l’ovale che lo circonda rappresenta l’espansione globale del marchio Toyota, mentre l’altro le infinite opportunità future dell’azienda. Il logo, inoltre, raffigura anche il volante di un’auto. Anche lo spazio negativo nel logo vuole rappresentare i “valori infiniti” della società.
Questo è dove la realtà finisce e la tradizione comincia. Alcuni sostengono infatti che il logo rende omaggio al fatto che la Toyota Motor Corporation era, originariamente, una società che produceva telai e macchine da cucire. Infatti il design somiglia alla cruna di un ago! Infine, oltre alla ovvia “T”, molti sostengono che effettivamente ogni singola lettera della parola “Toyota” sia stata volutamente nascosta all’interno del logo. Ecco l’interpretazione approssimativa di questa ipotesi:
Lascia un commento