La grafica pubblicitaria racchiude in sé due processi fondamentali: quello legato al marketing e quello legato al processo creativo. Nell’era 2.0 in cui viviamo, lo sviluppo tecnologico è andato di pari passo a quello grafico, ampliandone di conseguenza le potenzialità. E’ importante l’utilizzo di vari strumenti tecnologici ma è parimenti importante riuscire ad avere una buona dose di creatività e bravura nel disegno per progettare, ad esempio, biglietti da visita, locandine, manifesti, anche immagini e marchi che rappresentino le varie aziende.
Storia della grafica pubblicitaria
Le origini della pubblicità sono antichissime e strettamente connesse al progresso delle prime attività commerciali. Nel Settecento, con la rivoluzione tipografica, Londra ebbe un ruolo decisivo poiché divenne centro europeo delle stampe e della finanza. L’acquisita libertà di stampa ottenuta nel 1694 contribuì alla fiorente attività della stampa inglese e al conseguente bisogno di creare nuovi caratteri.
In Italia, fu nel 1863 che venne creata la prima “agenzia” che lanciò il concetto della grafica pubblicitaria ma solo nel dopoguerra si acquisirono conoscenze tali che permisero ai primi grafici di vendere un prodotto che avesse una sua identità.
Fra i professionisti italiani che fecero la storia ricordiamo:
- Antonio Boggeri – pioniere della grafica moderna in Italia. Nel 1933 a Milano fonda lo Studio Boggeri con cui collaboreranno altri grandi nomi della grafica pubblicitaria italiana;
- Italo Lupi – laureato al politecnico di Milano e consulente di immagine per La Rinascente, ha curato la grafica di grandi mostre ed eventi come le celebrazioni per i 150 anni dell’unità d’Italia. Tra i riconoscimenti ottenuti compaiono ben due compassi d’oro e una medaglia di Bronzo dell’IDA di Los Angeles nel 2012.
Grafica pubblicitaria: cos’è
Con grafica pubblicitaria si intende l’arte di progettazione e realizzazione di prodotti per la comunicazione visiva, combinando testo ed immagini in un messaggio visuale da trasmettere con un logo, un cartellone o una brochure. Non si limita alla carta stampata ma anche – e soprattutto – al web, cosa che fa sì che ogni grafico pubblicitario adoperi vasti programmi per l’editing e la creazione di contenuti grafici, su tutti Photoshop.
La professione relativa a questa branca del marketing è il grafico pubblicitario o graphic designer, che dir si voglia, il quale riveste molti ruoli e ha generalmente alle spalle anni di studi. Un grafico pubblicitario è un comunicatore visivo, qualcuno che crea concetti visuali comunicando idee per informare, ispirare o allettare i consumatori. Questa figura professionale aiuta, mediante diversi elementi, a rendere riconoscibile un dato prodotto dandogli identità attraverso l’utilizzo di font, forme, colori, immagini, animazioni e loghi. Per la miglior resa del loro progetti, collaborano inoltre con artisti, animatori multimediali e altri creativi.
Cosa fa un grafico pubblicitario?
Un grafico pubblicitario combina arte creativa e tecnologia per comunicare, attraverso le immagini, delle idee. Al fine di raggiungere la migliore soluzione grafica che meglio esprime l’idea che si vuole trasmettere, usa una varietà di elementi decorativi e artistici, lavorando sia col testo che con le immagini. Il suo lavoro consiste prevalentemente in:
- Incontrare i clienti o il direttore artistico per tracciare l’intento di un progetto
- Consigliare ai clienti le migliori strategie per raggiungere i consumatori
- Determinare il messaggio che il design deve ritrarre
- Creare immagini che diano identità al prodotto
- Sviluppare grafiche per loghi, siti web, etc.
- Selezionare intelligentemente i colori, lo stile di testo e il layout
I grafici pubblicitari devono tenersi sempre aggiornati sui software di design. A tal proposito ci sono dei corsi di formazione e aggiornamento presso la Zenit Formazione che oltre a fornire conoscenze base, consentono anche la possibilità di allargare le conoscenze già acquisite su software di grafica e nuovi pacchetti Photoshop.
Dove lavora un grafico pubblicitario?
Generalmente i graphic designer lavorano negli studi dove hanno accesso a tavole da disegno, computer, software e altri strumenti necessari per le loro creazioni. Nonostante molti svolgano questo lavoro in maniera indipendente, quelli che lavorano per aziende in genere lavorano in team e spesso ci si confronta con clienti provenienti da tutto il mondo. Ci sono diversi rami professionali che si sviluppano dalla più generica definizione di grafico pubblicitario, vediamone alcuni e in che strutture svolgono la loro professione:
- llustratore
Gli illustratori sono dei particolari “graphic designer” che si occupano di realizzare disegni o illustrazioni per prodotti di comunicazione, quali libri, riviste ed altre pubblicazioni, o per i prodotti commerciali come tessuti, prodotti di cancelleria, cartoline d’auguri, calendari, ecc. E’ fondamentale che un illustratore abbia un’ottima conoscenza del disegno e che possieda un fornito archivio di immagini a cui fare riferimento, in quanto può dover disegnare praticamente di tutto, a seconda dell’esigenza. Tipicamente lavorano per compagnie come case di produzione di fumetti, case di pubblicazione e agenzie pubblicitarie. - Grafico multimediale
I grafici multimediali progettano disegni e immagini per prodotti multimediali, (disegni, animazioni 3D ecc.). Di solito un grafico multimediale lavora insieme ai direttori artistici e ai web designer, ma anche con persone che lavorano nel settore informatico, per concordare insieme a esse le caratteristiche legate agli aspetti più strettamente tecnici. Lavorano in imprese tipografiche, studi grafici, case editrici, agenzie pubblicitarie e multimediali, istituti cinematografici e televisivi, agenzie informatiche, ecc - Web Designer
Come il nome stesso suggerisce, i web designer si occupano esclusivamente di progettazione di pagine web, dei loro elementi visivi e degli strumenti di navigazione. E’ importante che il prodotto finale sia funzionale e visivamente piacevole, dai contenuti facilmente consultabili e fruibili. Possono lavorare con qualunque tipo di azienda che necessiti della creazione di un sito web, anche se non espressamente connessa al mondo della grafica.
Corsi di grafica pubblicitaria?
Prima di iscriversi è opportuno valutare bene che tipo di qualifica si vuole conseguire e che tipo di professione si desidera svolgere una volta terminato il percorso di studi. Una volta fatta chiarezza, si può iniziare a prendere in considerazione i vari corsi di grafica pubblicitaria disponibili, le varie università di grafica e master.
Primario è certamente conseguire un Diploma di Tecnico della Grafica Pubblicitaria, per il quale è fondamentale la scelta di un istituto che fornisca un percorso di studi completo e gli adeguati mezzi per applicare le tecniche apprese. L‘Albe Steiner di Torino offre un ottimo piano di studi quinquennale. Dopodiché, l’aspirante grafico pubblicitario si troverà a scegliere che tipo di laurea conseguire. Le possibilità sono variegate e la scelta dipende dalle attitudini dello studente e anche dalle possibilità economiche, dal momento che in genere frequentare corsi di grafica pubblicitaria risulta piuttosto dispendioso. Segnaliamo lo IED che oltre ad un piano triennale, consente anche agli studenti più meritevoli di conseguire delle borse di studio. E’ poi importantissimo aggiornarsi costantemente sulle ultime tecniche di software per grafica pubblicitaria come ad esempio quelli creati da Adobe, consultabili sul suo sito ufficiale.
La figura professionale del grafico pubblicitario in Italia
In Italia, la considerazione professionale di questo mestiere è in crescendo, ciò vuol dire che ad oggi potrebbe risultare non semplice trovare lavoro in questo campo. Però, se alla base c’è un forte amore per la professione che hai scelto, il fatto di dover inizialmente incontrare delle difficoltà, risulterà secondario alla prospettiva di svolgere il lavoro dei tuoi sogni.
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